Il Natale 2016 lo trascorreremo in Italia circondati dall’affetto delle nostre famiglie. Coperti da cappotti e giubbini per ripararci dal freddo e dall’umidità. Immersi nella bellezza e bontà delle tradizioni locali.
Lo scorso anno rimanemmo in Arabia Saudita. Anzi, in realtà, andammo in vacanza a Goa per dieci giorni e tornammo a Riyadh la notte della Vigilia di Natale. Fu un Natale “diverso”, di certo non il primo, perché almeno tre sono stati i Natali trascorsi lontano dall’Italia in paesi dove il Natale non esiste: uno in Libia, il primo, e due in Kuwait.
Ma quest’anno no!
Quest’anno ho bisogno di godermi l’affetto ed il calore di tutta la mia meravigliosa famiglia. E, soprattutto, di far vivere ai miei figli la bellezza e la magia del periodo più bello dell’anno: il Natale!
L’ansia di Natale si è impossessata di noi, a tal punto che ad inizio novembre, appena ci siamo lasciati alle spalle Halloween, i bambini hanno iniziato a chiedermi di preparare le decorazioni natalizie anche per la casa qui a Riyadh.
Siamo partiti dall’albero di Natale.
Se in Kuwait qualche alberello finto si trovava in alcuni supermercati (Carrefour e Sultan), qui a Riyadh nei negozi non c’è praticamente nulla. Qualcosa si può trovare durante i coffee morning all’interno dei vari compound, ma io lo scorso anno non trovai nulla di bello.
Allora ho chiesto a mio marito di prepararmi qualcosa in cantiere.
E così, una sera di inizio novembre, è tornato a casa con un albero di Natale in legno alto circa 1 metro e 90 centimetri!
L’ansia di Natale ha alimentato tutto un crescendo di emozioni e di voglia di preparare.
Una mattina sono andata al Kuwaiti souk a comprare un po’ di materiale per decorare il nostro albero di Natale e confezionare qualche manufatto. Abbiamo preparato prima di tutto dei regalini da portare ai nonni ed agli zii.
Qui nel compound, un gruppo di signore spagnole ha organizzato un laboratorio di arts&crafts per preparare le Christmas decorations ed ovviamente abbiamo partecipato per arricchire il nostro albero.
Ma l’ansia del Natale non si arresta mai, anzi, si autoalimenta! Così ho iniziato a cercare su internet tutti i mercatini e gli eventi legati al Natale anche in Italia, a partire dal giorno in cui arriveremo.
Ho scovato ogni mercatino in zona Cavalese. Lì passeremo cinque giorni in montagna a casa di mio padre nei giorni precedenti al Natale. E qui iniziamo con i nostri programmi.
La sera della Vigilia parteciperemo invece alla fiaccolata al paesello dove vive mia madre.
Il pranzo di Natale sarà a casa da mia zia e non ricordo qual è stato l’ultimo anno in cui ci sono andata.
Non potevo quindi non comprare niente per partecipare alle varie giornate! Ai bambini ho comprato due bellissimi costumi: uno da babbo natale ed uno da elfo.
Poi ho acquistato su internet un po’ di decorazioni per la tavola di mia madre. A casa sua infatti festeggeremo la Vigilia e Santo Stefano. Il giorno di Natale per tradizione siamo invece da mia zia. Ho comprato portaposate rossi, sottobicchieri, grembiule di babbo Natale e lenzuola con Rudolph the red nose reindeer!
Ho già acquistato anche diversi regali via internet, santo Amazon!
L’attesa del Natale per noi significa anche rispettare dei rituali. Come ascoltare ogni pomeriggio le meravigliose canzoni di Natale, fra le quali quelle di Michael Bubblè vanno per la maggiore.
Preparare biscotti alla cannella o alla vaniglia assieme ai miei figli. Profumare la casa con un pentolino con acqua, chiodi di garofano e bastoncini di cannella. L’ansia di Natale ci sta facendo fare il conto alla rovescia per tornare in Italia. Riabbracciare i nonni e gli zii e vivere ogni istante di questo Natale 2016.
E voi, come vi state preparando a questo Natale?
Drusilla, Arabia Saudita
Quest’anno per noi è il primo natale all’estero come famiglia expat. Io e mio marito abbiamo già festeggiato downunder due natali, uno in viaggio di nozze durante la tappa proprio in Western Australia ed uno in Nuova Zelanda. Per le bimbe invece è la prima volta, ma non mi sto troppo preoccupando perché i miei genitori arriveranno il 22 Dicembre e le loro valige saranno un tripudio di natale… Pensa che mi ha anche chiesto se doveva portare l’albero!!!
Però l’anno prossimo penso che torneremo in Italia per un bel natale tra le montagne 😉
Noi come al solito, sapendo che saranno giornate piene e intense trascorse quasi sempre a tavola! Comunque credo che le distanze e le differenze culturali che state vivendo aiutino a recuperare il senso autentico del Natale e farvelo apprezzare ancora di più, quindi ben vengano grandi preparativi per voi!